Il capoluogo, secondo i dati riferiti dal primo cittadino, conta sul proprio territorio circa 2.500 transessuali. Obiettivi del progetto, migliorare il benessere e la qualità della vita dei trans; facilitare l'accesso ai servizi; favorire i percorsi di inserimento lavorativo; rimuovere le discriminazioni e contrastare la violenza attraverso la cultura, la formazione e l'informazione. Tra le attività che saranno messe in campo nel consultorio, servizi di informazione e prevenzione socio-sanitaria presso lo sportello ubicato nel Distretto 31 della Asl Napoli 1, orientamento, tutela legale, sostegno all'inserimento lavorativo. Il progetto, inoltre, prevede la realizzazione di «Marcella» casa di accoglienza temporanea che ospiterà transessuali in stato di bisogno. «Ancora oggi nel 2011 - ha spiegato Loredana Rossi, presidente associazione Trans Napoli - i transessuali vengono allontanati dalle proprie case e famiglie e, dunque, la realizzazione di questo progetto e della casa di accoglienza eviterà che i transessuali intraprendano la vita di strada. Ringrazio - ha aggiunto - l'amministrazione e il sindaco che stanno tentando di far diventare quelli che fino a oggi sono stati considerati cittadini di serie B, al pari di cittadini di seria A». Dal Comune, infine, sarà messo a disposizione un luogo per poter realizzare, come spiegato da de Magistris, «inclusione, sostenibilità e accoglienza». Lo spazio sarà individuato tra i beni patrimonio del comune. Presenti in sala, inoltre, gli assessori alle Politiche sociali e alle Pari opportunità, rispettivamente, D’Angelo e Tommasielli (fonte Ansa).
14 dicembre 2011